”La città un anno dopo” di Giovanni Ruscitti

Sulmona, 19 giugno – Anche oggi la città si è svegliata stordita dalla vicenda Federico. C’è poca voglia, complice la giornata soleggiata che si preannuncia assolata e afosa, di continuare a parlare di questo problema che ha portato Sulmona alla ribalta della cronaca nazionale e internazionale. Lo scorso anno di questi giorni ben diversa era l’attenzione che Sulmona aveva sui media. L’imminente arrivo del Papa aveva posto la città in una condizione di privilegio essendo stata scelta fra le quattro tappe italiane di Papa Benedetto XVI e tutti cercavano di conoscere da vicino questa nobile e antica città ‘fortunata’ da una decisione che regalò alla comunità abruzzese una giornata intensa e indimenticabile. Sono passati appena dodici mesi e il frutto di quel miracolo sembra essere già completamente vanificato.

 Anzi. Questa storia del sindaco Federico sul piano giornalistico ormai è stata consumata, forse non ha piu’ nulla da offrire. La fritatta è stata fatta, la città paga oggi e forse per tanti mesi ancora un prezzo d’immagine assai salato. A noi francamente non interessa il ‘Federico pensiero’ di cittadino comune, libero di esprimere valutazioni e giudizi personali. A noi meraviglia il comportamento dell’uomo delle istituzioni che rappresenta (o almeno dovrebbe rappresentare) una comunità intera sul piano interno e all’esterno. E’ un po’ come l’anomalia di Berlusconi, Capo del Governo, che parla male di organi costituzionali come la Magistratura, il Consiglio Superiore ecc. Ci sono regole che non possono essere calpestate nè svilite. In questo forse Federico ha sbagliato perchè, travolto dalla bufera mediatica e politica, non ha avuto la freddezza di parare il colpo. Sarebbe bastato subito, già nella prima mattina di venerdì dopo le prime esternazioni di alcuni parlamentari, esplicitare la sua verità e chiedere scusa su una vicenda, se vera, vecchia di anni. Il tutto probabilmente si sarebbe sgonfiato subito o almeno il colpo si sarebbe attenuato e Sulmona avrebbe limitato i danni. Ma c’è un aspetto che non puo’ passare sotto silenzio.

La scarsa solidarietà che la politica ha riservato al Sindaco a livello locale, ma anche provinciale e regionale. Tralasciamo l’atteggiamento delle forze di opposizioni al Comune di Sulmona (sanno chiedere da qualche tempo solo le dimissioni?) Federico è il Coordinatore del Pdl cittadino, quindi un uomo di peso nello scacchiere del centro destra e se lui oggi, in un memento di rabbia, mollasse tutto consegnerebbe la città ad altre mani. Eppure non troppo lontano dalla città lo scenario politico è in grande movimento. Domani a Pescara prima grande occasione per preparare la corsa alle regionali del 2013. Il Centro sinistra si riunirà e avviaerà un confronto sui grandi temi con il terzo polo. Questa sera sapremo se elezioni politiche si terranno a novembre o la prossima primavera quando si voterà anche per il Comune dell’Aquila e di Avezzano. Ci sono alcune grande riforme che stanno per vedere la luce in Regione.

La città sembra ancora una volta in fuorigioco e rischia di rimanerci per molto tempo se non avrà uno scatto d’orgoglio a cominciare da questa vicenda a cominciare da questa vicenda. A proposito… Tutti questi parlamentari che si sono scatenati (a ragione) in questi giorni perché ora non dimostrano di aiutare la città in qualche altro modo.

Quale? Comincino a divenire ‘Amici di Sulmona’ sottoscrivendo, magari, un impegno per dire ‘no al gasdotto’ nella zona sismica e aiutino la città a ritrovare una speranza per un futuro migliore. Insomma come si usa spesso nel linguaggio calcistico trasformiamo un’azione difensiva in offensiva. Proviamoci almeno.

Pubblicato da Sulmonambiente

Sulmonambiente è il blog dei Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona.

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